
All-On-Six e implantologia computer guidata: quando la precisione incontra l’innovazione
Un caso clinico che dimostra come la tecnologia e l’esperienza possano trasformare l’implantologia
Oggi voglio condividere con voi un’esperienza che mi ha riempito di soddisfazione professionale e che rappresenta perfettamente ciò che significa praticare l’odontoiatria moderna con passione e precisione.
Il lunedì che ha cambiato tutto
Era un lunedì mattina, primo giorno della settimana, quando ho accolto Giorgio (nome di fantasia) nel mio studio per un intervento che avevamo programmato tre settimane prima. Non un intervento qualsiasi: una bonifica completa dell’arcata inferiore con inserimento di sei impianti per una riabilitazione “All-on-Six” con protesi tipo Toronto Bridge modificata, realizzata con materiali innovativi ed estetici, in parte ceramici e in parte in composito.
La sfida era ambiziosa: Giorgio aveva alcuni denti residui da estrarre nell’arcata inferiore e portava una protesi mobile che comprometteva la sua qualità di vita. Il nostro obiettivo era restituirgli non solo la funzione masticatoria, ma anche la fiducia nel suo sorriso.
La preparazione: dove nasce la perfezione
Quello che rende speciale questo caso non è solo il risultato finale, ma il meticoloso lavoro di preparazione che lo ha preceduto. Tre settimane prima dell’intervento, Giorgio era venuto nel mio studio per una sola seduta di registrazione ed esami.
Ho scannerizzato la sua protesi mobile esistente e, utilizzando la nostra stampante 3D, ne ho creato una copia esatta. Su questa replica ho posizionato sei reperi radiografici in guttaperca, poi ho eseguito una CBCT direttamente qui in studio, posizionando Giorgio in una posizione specifica per ottenere immagini perfette.
Il vero lavoro è iniziato al computer. Ho caricato nel nostro software per chirurgia guidata tre diverse acquisizioni: la CBCT, la scansione della mucosa e dei denti residui, e la scansione della protesi. Con un processo parte manuale e parte assistito dall’intelligenza artificiale, ho “matchato” queste tre acquisizioni, ricostruendo digitalmente la bocca di Giorgio con una precisione millimetrica.
La progettazione virtuale: il futuro è già qui
Sullo schermo del computer, ho inserito virtualmente tutti e sei gli impianti, studiando angolazioni, posizioni e profondità. Ogni dettaglio è stato calcolato per garantire il massimo successo dell’intervento. Questo file è stato poi inviato alla casa implantare, che in sole 24 ore mi ha validato il piano chirurgico e prodotto i file per le due dime chirurgiche.
Le dime le abbiamo stampate direttamente nel nostro studio. Non erano semplici guide mucose, ma dime ad appoggio osseo con PIN di 2 millimetri che si ancoravano direttamente nell’osso mandibolare, garantendo una stabilità assoluta durante l’intervento.
L’intervento: quando la tecnologia incontra l’arte
Alle 11:30, dopo l’anestesia, è iniziato quello che posso definire un capolavoro di precisione chirurgica. Prima ho fissato la prima dima sui denti residui, creato i fori per i PIN, poi ho estratto i denti e posizionato la seconda dima, ancorandola saldamente all’osso con i PIN.
A questo punto è iniziata la vera magia della chirurgia guidata. Senza alcun lembo, senza andare “alla cieca”, ho preparato tutti e sei i siti implantari seguendo la sequenza di frese: prima fresa su tutti e sei i siti, seconda fresa su tutti e sei, e così via. La precisione era tale che sembrava di seguire un protocollo millimetrico, che in effetti era esattamente quello che stavo facendo.
Gli impianti sono stati inseriti direttamente attraverso la dima, bloccandoli fino a fine corsa. Quando ho rimosso i mount e la dima, il risultato è stato straordinario: sembrava una scopertura di impianti osteointegrati da sei mesi, con tutte le gengive perfettamente conformate.
Il momento della verità
Giorgio si è alzato subito dalla poltrona, senza gonfiore, senza sanguinamento significativo. L’intervento, durato un’ora e venti minuti, si è concluso alle 12:40. Non c’erano lembi da suturare, non c’erano le classiche 60 suture che caratterizzano gli interventi tradizionali. Era stata una chirurgia veramente mini-invasiva.
L’ortopanoramica di controllo è stata la conferma di quello che già sapevo: era la fotocopia perfetta della progettazione digitale. L’intervento era riuscito al 100%.
Il riconoscimento che vale più di tutto
Durante l’intervento era presente un collega che era venuto ad osservare. Alla fine, le sue parole mi hanno riempito di orgoglio: “È una cosa incredibile, quasi non ci si crede. Non ho mai visto lavorare una persona con questa precisione e sicurezza nei passaggi. Ho visto tanti chirurghi, ma mai nulla del genere.”
Ma il momento più gratificante è arrivato quando Giorgio, dopo aver subito un intervento così complesso, mi ha ringraziato con un sorriso. È uscito dal mio studio sorridente e sereno. In quel momento ho capito che tutto il lavoro, la preparazione, la tecnologia e la passione avevano trovato il loro senso più profondo.
La filosofia dietro il successo
Quello che può sembrare “facile” nasconde in realtà un lavoro enorme di preparazione. Le tre settimane di progettazione, le ore passate al computer a perfezionare ogni dettaglio, l’investimento in tecnologie all’avanguardia: tutto questo è ciò che rende possibile un intervento di questa precisione.
La chirurgia guidata non è solo tecnologia, è una filosofia di lavoro che mette al centro il paziente e la ricerca dell’eccellenza. È la dimostrazione che quando esperienza clinica e innovazione tecnologica si incontrano, si possono raggiungere risultati che fino a pochi anni fa sembravano impossibili.
Guardando al futuro
Giorgio tornerà tra tre mesi e mezzo per le scansioni degli impianti e la consegna delle protesi definitive. Ma il vero successo è già qui: un paziente che ha ritrovato la fiducia nel suo sorriso, un intervento eseguito con la massima precisione e sicurezza, un team che lavora in perfetta sintonia.
Questo è ciò che significa essere odontoiatri nel 2025: non solo curare i denti, ma restituire qualità di vita attraverso l’eccellenza clinica e l’innovazione tecnologica. È un privilegio che mi riempie di orgoglio ogni giorno, ed è la ragione per cui continuo a investire nella formazione e nelle tecnologie più avanzate.
Perché ogni sorriso che riusciamo a restituire vale tutto l’impegno che ci mettiamo nel nostro lavoro.
Il Dott. Andrea Quagliero è un odontoiatra specializzato in implantologia avanzata e chirurgia guidata. Nel suo studio utilizza le più moderne tecnologie digitali per garantire ai pazienti trattamenti di eccellenza con il massimo comfort e sicurezza.