La Parodontite è una patologia che colpisce i tessuti di sostegno dei denti e, se non trattata tempestivamente, può portare alla perdita dei denti stessi. È diversa dalla gengivite, cioè quel semplice arrossamento delle gengive intorno ai denti.

La Gengivite è una infiammazione della gengiva intorno ai denti con una caratteristica fondamentale: è reversibile. Se tolta la causa che la sostiene, in genere la placca, essa scompare e i tessuti tornano sani come prima. Quando l’infiammazione raggiunge il parodonto dentale formato dal tessuto connettivo sottostante la gengiva, esiste il rischio che si instauri la PARODONTITE. Questa a differenza della gengivite, non è reversibile e al massimo si può controllare, ma non si può rigenerare. È una vera e propria patologia e colpisce il 37% della popolazione mondiale.

Quali sono i sintomi che ci devono mettere in allarme?

I sintomi della malattia parodontale possono variare a seconda della gravità della patologia e della sua fase di evoluzione. Tuttavia, alcuni dei sintomi più comuni includono:

  • Gengive rosse, gonfie e dolenti
  • Sanguinamento gengivale durante il lavaggio dei denti o durante la masticazione
  • Cattivo alito persistente
  • Sensibilità dentale
  • Retrazione gengivale, che può far apparire i denti più lunghi
  • Mobilità dei denti o sensazione di allentamento
  • Pus che fuoriesce dalle gengive o dalle tasche parodontali
  • Cambiamenti nella posizione dei denti o nella loro chiusura
  • Perdita dei denti

È importante riconoscere i sintomi delle malattie parodontali in modo tempestivo, in quanto una diagnosi precoce può aiutare a prevenire la progressione della malattia e a preservare la salute dei denti e del parodonto. Inoltre, la malattia parodontale è correlata ad una serie di patologie sistemiche come diabete, malattie cardiovascolari e ictus, quindi il loro riconoscimento e trattamento può contribuire anche alla prevenzione di queste.

La CAUSA della parodontite è multifattoriale:

Primo fra tutti c’è la predisposizione familiare e genetica, poi sono coinvolti in maniera fondamentale questi altri 4 fattori: lo stile di vita, il fumo di sigaretta, la scarsa igiene orale e fattori locali vari.

La terapia della Parodontite

La parodontite, è classificata a livello internazionale in lieve moderata e grave e in aggressiva e non aggressiva. La sua terapia riconosce delle procedure condivise a livello mondiale. Queste si basano sulla gravità del caso e si suddividono in 2 grossi gruppi: terapia chirurgica e non chirurgica.

Terapia non chirurgica detta terapia eziologica, riguarda l’eliminazione dei fattori locali causali. Questi sono da un lato, la placca, il tartaro e il cemento radicolare infetto, dall’altro, tutti i fattori predisponenti quali otturazioni o margini protesici incongrui. La terapia parodontale non chirurgica può essere eseguita con strumenti manuali, ultrasonici o sonici e con tecnica laser assistita. Di solito sono sufficienti 4 sedute per le 4 emiarcate. Di fondamentale importanza è la compilazione della cartella parodontale dove si registrano tutti i valori relativi alla profondità delle tasche e cioè la perdita di attacco parodontale. Queste misure, vengono poi ricontrollate a distanza di mesi per valutare la progressione/remissione della malattia. Gli studi clinici degli ultimi 50 anni, dimostrano come l’applicazione di tali terapie sia molto efficace nel controllo della malattia parodontale e dei suoi sintomi.

Di fondamentale ausilio alla terapia non chirurgica è la somministrazione sistemica di antibiotici. Dal 1989, infatti, sono ormai state definite le combinazioni di antibiotici e relativi dosaggi, efficaci nella riduzione/eliminazione delle specie batteriche delle parodontiti più aggressive.

La terapia chirurgica della parodontite, si rende necessaria quando la profondità delle tasche batteriche è diventata così importante, da dare luogo alla presenza di veri e propri difetti ossei. Tali difetti si possono trattare con terapie di rigenerazione ma, più frequentemente, con tecniche resettive di rimodellamento dei volumi ossei residui.

Riassumendo la parodontite è una malattia presente nel 37% della popolazione, con manifestazioni diverse da lievi a gravi. Se non riconosciuta precocemente e trattata, potrà portare in diversa misura  alla mobilità e alla perdita dei denti. I sintomi come sanguinamento sensibilità mobilità e alito cattivo possono essere dei segni utili che possono portarti a richiedere una visita odontoiatrica.

La prevenzione della parodontite

Meglio prevenire. Lo studio Quagliero da anni si occupa della prevenzione della malattia parodontale offrendo il pacchetto prevenzione. Il pacchetto prevenzione è composto da una visita dente per dente con sondaggio millimetrico dell’attacco connettivale, un esame radiografico specifico per il parodonto completato da una diagnosi scritta e relativo trattamento ove necessario.

Approfitta delle nostre offerte periodiche e diversificate per il problema specifico prenotando presso la nostra segreteria.

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